BPVI: LA CASSAZIONE CONDANNA KPMG. UNA BUONA NOTIZIA PER I RISPARMIATORI TRADITI
- Studio Legale Bruschi
- 6 ore fa
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Lo scandalo della Banca Popolare di Vicenza resta una ferita ancora aperta per migliaia di famiglie, soprattutto venete, che si sono viste strappare i risparmi di una vita.
Anche nel nostro studio legale, da anni impegnato in questa battaglia di giustizia, abbiamo seguito da vicino le sorti di tanti risparmiatori traditi.
Ma oggi arriva una svolta importante: con la sentenza n. 7138 del 17 marzo 2025, la Corte di Cassazione ha confermato in via definitiva le gravi responsabilità della società di revisione KPMG nella certificazione dei bilanci della banca.
Una decisione che, senza giri di parole, riapre le porte alla speranza di ottenere giustizia e risarcimenti per chi ha visto svanire i risparmi di una vita.
Cosa è successo
La vicenda riguarda la revisione dei bilanci del 2014 della Banca Popolare di Vicenza.Secondo la Consob, e ora anche secondo la Cassazione, KPMG:
non ha controllato adeguatamente la solidità patrimoniale dell’istituto;
ha fissato soglie di errore («materialità») eccessivamente elevate, nonostante avesse evidenziato criticità nei propri rapporti interni;
ha sottovalutato rischi gravi legati agli investimenti e ai crediti deteriorati;
ha accettato senza il dovuto approfondimento stime economiche troppo ottimistiche;
non ha vigilato correttamente sulle emissioni azionarie offerte al mercato garantendo i piccoli risparmiatori.
In sintesi: chi avrebbe dovuto essere il "cane da guardia" dei conti della banca ha chiuso più di un occhio su irregolarità macroscopiche.
Cosa ha stabilito la Cassazione
La Suprema Corte, rigettando il ricorso di KPMG, ha confermato la condanna già inflitta dalla Corte d’Appello di Milano.
Il principio chiave ribadito è che il revisore contabile ha sì un margine tecnico di valutazione, ma questo non gli consente arbitrii: ogni scelta deve rispettare criteri di ragionevolezza, logicità e coerenza con i dati a disposizione.
In particolare, la Corte ha evidenziato che:
La soglia di materialità del 7,22% fissata da KPMG era eccessivamente elevata rispetto al rischio effettivo e al contesto bancario, senza adeguate motivazioni.
KPMG non ha considerato che Banca Popolare di Vicenza era un ente di interesse pubblico, con forti obblighi di trasparenza verso una vasta platea di azionisti e risparmiatori.
Non è stata correttamente valutata l’Asset Quality Review (AQR) della BCE, che già aveva segnalato gravi criticità.
Infine, la richiesta di consulenza tecnica d'ufficio (CTU) proposta da KPMG è stata correttamente respinta, essendo superflua alla luce della documentazione disponibile e della compiuta motivazione del giudice di merito
In poche parole: il revisore non può permettersi leggerezze, soprattutto quando in gioco ci sono i risparmi di migliaia di famiglie.
Il messaggio della Suprema Corte è chiaro:chi certifica bilanci destinati al pubblico risparmio deve svolgere il proprio compito con la massima diligenza e attenzione.
Qual è la conseguenza pratica?
KPMG è stata condannata non solo a vedere confermata la propria responsabilità, ma anche a pagare le spese processuali.
E questa decisione ha effetti concreti: i risparmiatori che avevano investito fidandosi dei bilanci certificati da KPMG potranno invocare questa sentenza a proprio favore nelle cause di risarcimento.
Secondo la giurisprudenza ormai consolidata, infatti, il danno subito dagli investitori a causa di bilanci "non veritieri" può essere attribuito anche alla società di revisione che li ha certificati senza la dovuta diligenza.
Una nuova speranza per gli ex azionisti
Se sei un ex azionista della Popolare di Vicenza, o conosci qualcuno che ha perso i propri risparmi a causa di questa tragedia finanziaria, questa sentenza ti riguarda da vicino.
Non tutto è perduto.
Ogni situazione va esaminata caso per caso, ma oggi ci sono nuove basi solide per agire:
rafforzare una causa già in corso,
avviare una nuova domanda di risarcimento,
oppure riaprire trattative transattive con le controparti.
Chi ha sbagliato deve rispondere. E chi ha subito un danno merita giustizia.
Come possiamo aiutarti.
Sappiamo bene che dietro ogni investimento tradito ci sono sacrifici, sogni, progetti di vita andati in fumo.
È per questo che il nostro studio legale ti offre un’assistenza concreta e personalizzata: analizziamo insieme la tua situazione, verifichiamo se hai diritto al risarcimento e ti aiutiamo a scegliere la strada migliore per far valere i tuoi diritti.
Se in passato hai già interrotto la prescrizione (a mezzo diffida o iniziando una causa) oggi hai ancora la possibilità di agire.
La recente sentenza della Cassazione è una notizia importante, che rafforza le possibilità di ottenere un risarcimento serio e adeguato.
Non lasciare che il tempo cancelli le tue ragioni: contattaci per capire come possiamo aiutarti a recuperare ciò che ti è stato tolto.
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